Il Bosco Verticale è il più innovativo complesso residenziale costruito in Italia. Ideato da un “archistar” come Stefano Boeri, questi due palazzi immersi nel verde (nel vero senso del termine) vantano più di 100 appartamenti uno più bello dell’altro.
Io, che lavoro come agente immobiliare su Milano da oltre 10 anni, posso assicurati che una delle richieste più frequenti è proprio quella di voler acquistare o affittare appartamenti nel Bosco Verticale. Sentiti i costi di acquisto e delle spese condominiali, che sono decisamente fuori portata, poi le richieste cambiano direzione.
Ho deciso di scrivere questa guida proprio per fornire qualche informazione in più sui prezzi del Bosco Verticale, uno dei complessi residenziali decisamente di lusso in Milano.
Quanto costa un appartamento nel Bosco Verticale?
Se hai già letto qualche mia guida a tema immobiliare, avrai sicuramente notato che sono una che il problema lo espone sin da subito, senza girarci troppo intorno.
A oggi, il quartiere Isola vale tra gli 8.000 e i 10.000 euro al metro quadrato per un appartamento nuovo o in ottimo stato. In particolare, un appartamento nel Bosco Verticale può costare dai 12.000 ai 15.000 euro al metro quadrato.
Anzi per essere precisi, la media per questi 9 annunci immobiliari è pari a 15.594 euro al metro quadrato.
So bene che 10.000 euro al metro quadrato è un prezzo assolutamente alto, ma il fatto è che il mercato immobiliare di Milano sta aumentando costantemente i suoi valori. Guarda, nell'immagine qui sotto, come l’andamento dei prezzi per la zona “Cenisio, Sarpi, Isola” sia costantemente aumentato dal 2016 (fonte www.immobiliare.it).
I fatti a favore però sono due: il primo è che ancora oggi, dal 2014, all’interno del Bosco Verticale ci sono degli appartamenti sfitti o invenduti. Il secondo è che (ahi noi) il prossimo futuro non sembra così roseo dal punto di vista della crisi economica e pertanto non è da escludere che i prezzi possano scendere e quindi diventare decisamente più accessibili.
Magari non sarà la casalinga di Voghera a potersi permettere nel prossimo futuro un appartamento nel Bosco Verticale (con tutto il rispetto per la nostra massaia fin troppe volte tirata in mezzo), ma magari una coppia di professionisti un pensierino può farlo seriamente.
Paradossalmente, dal mio punto di vista, quello che può essere un deterrente per un investimento nel Bosco Verticale non è sicuramente il prezzo degli appartamenti, quanto il costo del condominio: ancora oggi si parla di spese condominiali da oltre 1500 euro al mese.
A differenza del prezzo di acquisto, che varia nel tempo (e per assurdo può anche scendere), le spese condominiali non possono che aumentare.
Si… i costi del condominio sono difficilmente trattabili, perché si basano su esigenze oggettive: è evidente che un palazzo che può vantare un bosco al suo interno, con oltre 1000 specie di piante, deve avere degli importanti costi di manutenzione del verde, che inevitabilmente si riflettono sui condomini.
Bosco Verticale: affitto
In alternativa, si può valutare anche di prendere in affitto un appartamento nel Bosco Verticale, anziché comprarlo, anche se dal mio punto di vista conviene poco.
Un affitto di un appartamento nel Bosco Verticale di appena 80 metri quadrati, ad esempio, può costare oltre 3.500 euro al mese, e le spese condominiali sono di circa 7.000 euro all’anno.
Quindi meglio acquistare o affittare? Dipende dal tuo orizzonte temporale!
Vuoi vendere o acquistare un appartamento nel quartiere Isola o meglio ancora nel Bosco verticale?
Scrivimi subito anzi SUBITISSIMO!
Chi abita nel Bosco Verticale?
Prendendo come riferimento entrambi i grattacieli del Bosco Verticale, 4 residenti su 10 sono stranieri, oppure italiani che per lavoro passano buona parte dell’anno all’estero.
A oggi, gli unici nomi che posso fare appartengono a personaggi estremamente famosi, di cui hanno già parlato i giornali. La privacy e la mia attitudine alla confidenzialità non mi permette altro!
Quando militava nell’Inter, nel Bosco Verticale ci ha vissuto il calciatore Felipe Melo, imitato da Ivan Perisic, anch’egli attualmente in forza ai nerazzurri. Anche l’alta moda ha i suoi rappresentanti fra i residenti, come gli stilisti Diego Dolcini e Gaia Trussardi.
A rappresentare la categoria dei super manager c’è Carstern Quitter, del gruppo Allianz, mentre per la musica si dice che abiti nel Bosco Verticale anche il famoso rapper brasiliano Lorenzo Carvalho.
Fai conto che i nomi che ti ho riportato sono stati estrapolati dalle varie riviste di settore, ma a oggi molti di questi (se non tutti) potrebbero pure aver abbandonato il Bosco Verticale.
Se stai pensando di prendere casa nel Bosco Verticale, qualunque siano i nomi degli altri residenti, sulla carta i tuoi vicini saranno tutti manager, gente dello sport e dello spettacolo, quindi in teoria dovrebbero rappresentare il miglior vicinato possibile.
Tuttavia, io non giudico un vicino dal suo status sociale, quindi sono dell’idea che anche nel Bosco Verticale può nascondersi il famigerato amante del bricolage che con il suo fedele trapano ti sveglia alle 7 del mattino della domenica.
Problemi e curiosità sul Bosco Verticale
Dietro alla realizzazione del Bosco Verticale ci sono tante curiosità interessanti, in queste righe proverò a svelartene qualcuna.
Non tutti sanno, ad esempio, che l’idea del Bosco Verticale è venuta a Stefano Boeri durante un suo viaggio a Dubai. Era il 2007, Boeri si aggirava per le strade della capitale degli Emirati Arabi e notò che la stragrande maggioranza degli edifici erano rivestiti di metallo, vetro e ceramica, tutti materiali in grado di propagare la luce solare e generare calore.
Boeri capì subito che quel calore generato doveva essere sfruttato in qualche modo, e da qui partì lo stimolo a ricercare soluzioni abitative che fossero anche eco sostenibili, dando quindi vita al progetto del Bosco Verticale.
Altre curiosità interessanti riguardano le piante del Bosco Verticale.
Come ti dicevo in precedenza ci sono oltre 1000 specie di piante, e numericamente sono in totale 15mila piante perenni e 5000 arbusti. La curiosità è che c’è una quantità di vegetazione che normalmente occuperebbe un bosco da 30mila metri quadri, che però è disseminata (in verticale) su appena 3mila metri quadrati.
Questa folta vegetazione non ha solo una finalità estetica, ma è anche utile per creare un microclima negli appartamenti molto gradevole, senza recare alcun danno all’ambiente.
Grazie alle foglie, che filtrano i raggi solari, negli appartamenti si sta caldi di inverno e freschi in estate, senza contare che tutte queste piante hanno attirato 1600 esemplari fra farfalle e uccelli, fornendo quindi un gran servigio anche per quel che riguarda la ricolonizzazione della fauna.
Vista la particolarità delle piante, è evidente che la manutenzione delle stesse non può essere effettuata direttamente dai condomini, ma deve essere gestita da specifici esperti. Nel Bosco Verticale lavorano quindi i Flying Gardeners, dei giardinieri che però sono anche abili scalatori, che riescono a potare gli alberi con tecniche tipiche di alpinismo.
Pensare che qualcuno possa salire così in alto appendendosi a un grattacielo mi fa uno strano effetto, sarà che soffro di vertigini e ho problemi pure a salire su uno sgabello.
I Flying Gardeners giustificano quindi l’elevato costo delle spese condominiali del Bosco Verticale, ma in realtà non tutti i soldi vanno a loro. Il sistema di irrigazione è centralizzato, e ci sono dipendenti che monitorano H24 i fabbisogni delle piante.
Fra gli altri servizi nelle spese condominiali, ci sono la vigilanza 24 ore su 24, un salone in comune per le feste, e dipendenti vari che gestiscono e curano, oltre ai giardinetti circostanti, anche la palestra e la piscina che sono all’interno del complesso.
Altra curiosità è legata alla vicinanza delle linee ferroviarie M2 e M5 della metropolitana milanese. In qualsiasi altra situazione, un complesso abitativo così vicino alla metro avrebbe fatto felice i pendolari, ma al tempo stesso sarebbe stato un deterrente visto le continue vibrazioni.
Per realizzare il Bosco Verticale sono stati utilizzati dei materiali elastici che in pratica fanno “galleggiare” i due grattacieli, rendendo impercettibili le vibrazioni causate dalla metropolitana.
L’iconicità del Bosco Verticale è stata ufficialmente riconosciuta anche dal famoso gioco da Tavolo Taboo, che ha inserito proprio il complesso residenziale come una delle parole da indovinare.
Su Twitter è stato lo stesso Boeri a mostrare la carta in cui la parola da indovinare è Bosco Verticale, mentre le parole proibite sono “grattacielo”, “Milano”, “alberi”, “foresta” e “Boeri”.
Non è che magari Brian Hersch, ideatore del gioco, ha inserito il Bosco Verticale in Taboo proprio perché ha comprato casa anche lui in questi grattacieli? Beh, grazie ai guadagni provenienti da Taboo i soldi per farlo li avrebbe avuti sicuramente.
Conclusioni
Questa guida dedicata al Bosco Verticale si è scritta praticamente da sola, dato che sono un'appassionata dei lavori di Boeri in generale, in special modo di questi due grattacieli situati a Porta Nuova a Milano.
Se anche tu coltivi il desiderio di comprare uno degli appartamenti del Bosco Verticale, ma hai già mollato la presa, perché credi che non riuscirai mai a permetterti un appartamento nel Bosco Verticale, sappi che ti sbagli.
Lavoro da oltre 10 anni come agente immobiliare, ho vissuto uno dei periodi più difficili del settore, e alla luce di questa mia esperienza posso dirti che alla lunga anche i prezzi del Bosco Verticale saranno destinati a scendere, quindi resta sempre alla finestra e non demordere mai.
Sono Elena Manzhos: mamma di due bellissimi figli, moglie e agente immobiliare da oltre 10 anni. Francamente, non so cosa sia più difficile. Più di 15 anni fa mi sono trasferita in Italia dall’est europa, dove insegnavo inglese. Ho sempre avuto la passione per le case; da bambina per la casa della Barbie, ora da professionista immobiliare per gli immobili lussuosi.
Fiaip,
Linkedin,
Instagram,
Facebook.